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Discovering

the Island

Main Attractions Edition

La prima scratch map della Sardegna ti permette di scoprire 40 attrazioni dell'Isola. Ognuna di esse ti farà conoscere altri elementi del territorio. 

mori

18 - MASCHERE E

CARNEVALI 

 

In Sardegna la maschera si collega biunivocamente al carnevale tradizionale (Carrasecare), manifestazione questa particolarmente sentita e che incarna momenti mistici, culturali, mitologici e allegorici.
Il carnevale sardo, nelle sue vesti più tradizionali, è particolarmente sentito nelle zone del nuorese e della barbagia; in tutte le loro peculiarità, per specifica località, conservano il senso comune di espressione della società vissuta e del rapporto stretto con la natura. Ne sono testimonianza i diversi riti propiziatori che li caratterizzano.
Le maschere sono quindi il simbolo ed il mezzo per rivivere contesti ormai ancestrali. Molte sono le località che tutt’oggi danno lustro a tale tradizione, ed ognuna di esse presenta connotati completamente diversi.

 

OTTANA
Boes: maschera fatta da pelli di pecora e campanacci.
Merdules: maschera nera che copriva il volto dell’uomo.
Queste due maschere rappresentano rispettivamente il bue e il suo padrone. Essi stanno a simboleggiare una condizione privilegiata nella antica società, infatti possedere i buoi significava condizione di benessere. Sono considerate le maschere dell’ospitalità per eccellenza, infatti non è consigliato all’ospite rifiutare un bicchiere di vino locale per non scatenare le loro ire.
Filonzana: maschera rappresentante una vecchia gobba vestita di nero.

 

MAMOIADA

Mamuthones: costume composte da maschera nera, cappello, pesanti campanacci, pelle di pecora nera.
Issohadores: costume composto da maschera bianca cappello, giacca rossa, pantalone e camicia bianca, i sonagli, la fune.
Queste maschere interagiscono fra loro poiché gli Issohadores hanno il compito di tenere buoni Mamuthones, che vengono appunto scortati. Con la fune gli Issohadores cercano di catturare le ragazze (come simbolo di fertilità) o sulle autorità locali; in passato si cercava di catturare simbolicamente anche i proprietari terrieri come simbolo di fortuna.

 

AUSTIS

S’Urtzu: costume composto da pelle di cinghiale, rappresentante la vittima sacrificale del rito.
Sos Colonganos: costume composto da pelli di volpe o tortora, da ossa di animali, da giacca e pantalone nero. Nella loro danza inscenano la caccia e l’oppressione verso S’Urtzu.

 

LULA

Su Battileddu: costume composto da pelle di montone, da campanacci, da corna, inoltre l’interprete ha il muso nero e sporco di sangue a rappresentare molto probabilmente la maccabra figura di Dioniso. Attorno a tale figura si muovono altre maschere che cercano di uccidere nelle loro danze Su Battileddu, fino a riuscirci e portarlo su un carro per le vie del paese.

 

Altre maschere e carnevali tradizionali sardi meritevoli di menzione sono i seguenti:
- FONNI: Urthos e Buttudos;
- SAMUGHEO: Mamutzones;
- AIDOMAGGIORE: Maschera a Lenzolu;
- ORANI: Su Bundu.
Oggi le maschere sono anche riprodotte, generalmente in legno, da artigiani locali per essere commercializzate nelle loro forme più artistiche.

 

 

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